Se hai ricordi d’infanzia legati alla campagna, hai un orto oppure ne puoi osservare uno, vedrai che nei mesi primaverili c’è un periodo in cui le verdure invernali non sono più disponibili, vanno a fiore e non sono più commestibili. Allo stesso tempo l’orto della tarda primavera ed estivo non offre ancora nulla, è da preparare. Ci sono le semine, i trapianti e l’attesa. E nel frattempo?
Se ci si slega dalla visione da “supermercato”, dove tutto è disponibile in ogni momento dell’anno con risvolti poco salutari e di grave impatto ambientale, possiamo vedere con facilità che tra fine febbraio e fine maggio nell’orto non c’è quasi nulla da raccogliere.
Quasi.
Di fianco alle foglie scartate di cavoli e cavolfiori, nelle aree dove i porri, i broccoli e i cavolini di Bruxelles sono stati raccolti, iniziano a germogliare nuove piantine che non abbiamo seminato. E’ la vita che con il suo ciclo ci fa un regalo, inizia a colmare la nostra necessità di nuovi ortaggi.
Sono le piante spontanee le verdure di Primavera!
Si trovano ovunque: nei prati, nei campi dopo il riposo invernale, nei boschi e ai loro margini, lungo le strade di campagna…
Per osservarle e imparare a riconoscerle comunque, le puoi individuare anche in città: nelle aiuole, negli spartitraffico o nei vasi di fiori lasciati in balcone. La vita si rinnova, ovunque cerca il suo spazio e insieme dona.
Non so dire con certezza se il caso esista oppure no, ma è certo che le erbe spontanee che crescono in primavera sono tra gli alimenti più adatti al nostro fabbisogno alimentare del periodo.
Uscendo dall’inverno abbiamo bisogno di nuovi principi nutritivi, di sali minerali, di antiossidanti e vitamine che aiutino il nostro organismo nel suo naturale processo di purificazione. Infatti con la fine dell’inverno i nostri organi iniziano un processo di pulizia. Questo avviene in particolar modo per fegato e cistifellea, ma a cascata anche intestino, reni e pelle cercano di eliminare ciò che li ha un po’ appesantiti. Tutte le culture tradizionali delle fasce climatiche temperate prevedono in questa fase dell’anno un periodo di depurazione (di nuovo, un caso?).
La Natura, attraverso il regno vegetale, ci offre ciò di cui abbiamo più bisogno e al momento giusto.
Ma nella pratica come possiamo farne tesoro?
Ci sono alcune piante che sono facili da riconoscere, da trovare e che crescono in grande quantità. Raccoglierle ed utilizzarle è per noi un gran bene, senza danni per l’ambiente. Spesso ci facciamo anche un favore perché quelle che crescono come infestanti di orti e giardini le dovremmo comunque togliere a beneficio delle nostre colture: e allora perché non mangiarle invece di buttarle?
Ti lascio qui un piccolo spunto. Magari alcune le conosci già, ma il mio consiglio è guardarle meglio: hanno potenzialità davvero preziose e di usarle come faresti con spinaci e bietoline anche più volte alla settimana. Sono gratis!
L’ortica (Urtica dioica)
Il lamio (Lamium purpureum)
Il centocchio comune (Stellaria media)
Il tarassaco (Taraxacum officinale)
Puoi iniziare ad individuarle, ti scriverò di loro prossimamente e più in dettaglio.
Se hai dubbi, domande o curiosità scrivimi una email a questo indirizzo: info@silviamariaerborista.it